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Etichette Merci Pericolose

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Qualità e sicurezza

1. Cosa sono le etichette?

Alcol, rifiuti, vernici, profumi, prodotti chimici, batterie al litio: quando si ha per le mani materiale pericoloso come quello appena citato è necessario assumere le dovute precauzioni per la propria e altrui sicurezza. Ma cosa succede se tutti questi materiali devono essere spediti? In tal caso si rende necessaria l’apposizione su colli, veicoli e container di specifiche etichette. Come mai? Perché le etichette svolgono la fondamentale funzione di segnalare il tipo di pericolo che si trova all’interno di un imballaggio o di un veicolo. E solo in questo modo è possibile effettuare il corretto invio della merce, non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche (e soprattutto) da quello legale. Ma è bene fare attenzione: le etichette non sono tutte uguali, per le informazioni veicolate né per i supporti usati per trasmetterle. Che differenza c’è tra etichette, marchi, placche e pannelli?

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Guida al trasporto di merci pericolose

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2. Differenza tra etichette, marchi, placche e pannelli

Col termine etichette, etichette ADR, etichette merci pericolose è uso comune identificare tutti quegli adesivi per la segnalazione sia dei colli sia dei veicoli. Tecnicamente, a seconda del design e delle dimensioni, prendono terminologie differenti.

Nello specifico, le etichette per merci pericolose, comunemente chiamate “etichette ADR”, sono tutti quegli adesivi che indicano il pericolo definito da una delle 13 classi a cui le merci pericolose vengono associate. Per ogni classe l’etichetta avrà un design differente. Riguardo alle dimensioni le etichette di pericolo hanno dimensione 100x100 mm e, in alcuni casi, possono essere anche ridotte. Quando, invece, si parla di adesivi per container o mezzi di trasporto, la terminologia corretta per indicare questi prodotti è placche di pericolo e dovranno avere dimensioni minime di 250x250 mm.

Con il termine marchi si identificano degli adesivi specifici, come quello di Quantità Limitata, quello di Quantità Esente, oppure il marchio di materia pericolosa per l’ambiente. Anche i marchi hanno delle dimensioni specifiche che possono variare a seconda della destinazione. Diversamente dalle etichette e dalle placche con il termine marchio non si indica solo l’adesivo che dovrà essere apposto sul collo, ma anche quello che dovrà essere applicato sull’unità di trasporto.

Col termine pannelli arancio ci si riferisce a quei segnali arancioni che vengono applicati sui container o sulle unità di trasporto. Anche qui ci sono diversi termini utilizzati, come per esempio “tabelle ADR”.

3. Quali sono le classi di pericolo?

Un’altra categoria alla quale è bene prestare attenzione quando si spedisce materiale pericoloso è, senza dubbio, la classe di pericolo cui etichette e placche appartengono.
Per un totale di nove classi, ma con alcune sotto categorie che ampliano la gamma a 13 design, esse specificano, direttamente sul supporto, qual è il tipo di pericolo della merce trasportata.

Classe 1

Le etichette e le placche di classe 1 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materie e oggetti esplosivi.
Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Explosives”.

Classe 2

Le etichette e le placche di classe 2 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano gas infiammabili
(classe 2.1), gas non infiammabili, non tossici (classe 2.2) o gas tossici (classe 2.3). Esse, poi, possono presentare anche la dicitura
“Flammable gas” (classe 2.1), “Non flammable, non toxic gas” (classe 2.2) o “Toxic gas” (classe 2.3).

 Classe 3

Le etichette e le placche di classe 3 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano liquidi infiammabili.
Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Flammable liquid".

 Classe 4

Le etichette e le placche di classe 4 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano solidi infiammabili,
materie autoreattive, materie che polimerizzano ed esplosivi solidi desensibilizzati
(classe 4.1), materie soggette ad accensione
spontanea
(classe 4.2) e materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili (classe 4.3). Esse, poi, possono
presentare anche la dicitura “Flammable solid” (classe 4.1), “Spontaneously combustible” (classe 4.2) e o “Dangerous
when wet
” (classe 4.3).

 Classe 5

Le etichette e le placche di classe 5 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materie comburenti (classe 5.1) e perossidi organici (classe 5.2).
Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Oxidizer” (classe 5.1) o “Organic peroxide” (classe 5.2).

 Classe 6

Le etichette e le placche di classe 6.1 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materie tossiche (classe 6.1) e materie infettanti (classe 6.2).
Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Toxic” (classe 6.1) o “Infectious substance” (classe 6.2).

 Classe 7

Le etichette e le placche di classe 7 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materiali fissili e materiali radioattivi.

 Classe 8

Le etichette e le placche di classe 8 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materie corrosive. Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Corrosive”.

 Classe 9

Le etichette e le placche di classe 9 vengono utilizzate quando si spediscono o si trasportano materie e oggetti pericolosi diversi. Esse, poi, possono presentare anche la dicitura “Miscellaneous”.

 

4. Regolamenti e cenni giuridici

Come succede per le persone, anche per i materiali pericolosi esistono diverse “strade” che un collo, un container o un veicolo possono prendere per viaggiare. Ci riferiamo a diverse vie di trasporto che sono regolate da ferree discipline, anche in materia di etichettatura. Ecco i regolamenti esistenti:

- ADR : disciplina il trasporto delle merci pericolose su strada e si applica anche ai materiali che presentano una o più caratteristiche di pericolo elencate nell’ADR. Per questo tipo di regolamento, l’azienda che effettua il trasporto, l’imballaggio, il carico, il riempimento o lo scarico di merci pericolose (anche rifiuti) ha l’obbligo di nominare il consulente per la sicurezza dei trasporti delle merci pericolose, ai sensi del decreto legislativo 35/2010.
- RID: disciplina il trasporto delle merci pericolose via ferrovia. A oggi il RID è un allegato (appendice C) alla COTIF (convenzione relativa ai trasporti internazionali ferroviari).

5. Quali sono i tipi di spedizione possibili?

Un’altra informazione che le etichette o i marchi sono in grado di veicolare è il riferimento alla tipologia di spedizione che si sta effettuando. Per esempio il marchio di Quantità Limitata indica che nel collo sono presenti sostanze in quantità ridotta (conformemente alle quantità indicate dai regolamenti). È un tipo di spedizione permessa da tutti i regolamenti (ADR, RID ADN, IMDG e IATA), ogni regolamento definisce i quantitativi massimi per imballaggio interno e per collo in riferimento ad ogni numero ONU per il quale è possibile utilizzare questa esenzione. Il marchio di Quantità Esente, invece, indica quelle situazioni in cui si sta spedendo merci pericolose in Quantità Esente, dove i quantitativi per imballaggio interno e per collo sono davvero ridotti. Quando, invece, sono presenti solo le etichette di pericolo significa che non si sta applicando nessun tipo di esenzione.